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Lun 27 Nov /00:00
ok POKER DI DOLOMITI, SENNES + FANES +PUEZ + ODLE
Lun 27 Nov
Andremo alla scoperta del settore settentrionale delle Dolomiti con un’alta via ad hoc per immergersi in un ambiente incantato e vivere al meglio le straordinarie suggestioni di queste montagne, patrimonio UNESCO.
Un trekking in un territorio di grandi classici. Un cammino articolato che riprende in parte una delle più classiche alte vie delle Dolomiti, con tappe in rifugi d’incanto, alcuni molto noti, alcuni davvero preziosi. Si tratta di percorsi giornalieri non particolarmente impegnativi che in traversata affrontano la salita di alcune vette che consentono vedute significative dell’intero percorso e delle valli sottostanti, ma anche di godere di panorami che spaziano sull’intero mondo dei monti pallidi. Un trekking che si muove vicino a classiche mete ma attraverso percorsi nascosti e preziosi.
PROGRAMMA
1° giorno. Da Pederù al Rifugio Sennes. Dal parcheggio di Pederù raggiungeremo con servizio di jeep il rifugio Sennes nel cuore dell’omonimo vasto altopiano. Una volta sistemati in rifugio partiremo per la salita alla Muntejela di Sennes. Prima cima e primo incredibile panorama, nella calda luce del pomeriggio, con colpo d’occhio memorabile su Croda del Becco e le Dolomiti di Braies. Ridiscenderemo al rifugio con un sinuoso itinerario fra le doline dell’altipiano.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 650 metri circa
Quota massima: 2787 metri
2° giorno. Dal Rifugio Sennes a Malga Ra Stua. Dal rifugio Sennes partiremo in direzione del Lago de Rudo, piccola perla a 1990 metri, e proseguiremo poi fino alla Malga Ra Stua in discesa, luogo mitico della cultura Ampezzana. Nel pomeriggio, con lo zaino scarico, avremo modo di salire la Croda de R’Ancon, rocca e baluardo a picco sulla val Felizon e il passo di Cimabanche, storico valico di comunicazione fra Cortina e Dobbiaco, cioè fra l’Ampezzano e la Pusteria, fra il Veneto e l’Alto Adige. Dalla vetta godremo di uno dei più raffinati scorci sull’elegante gruppo del Cristallo e sulla sua complessa struttura.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 700 metri circa
Quota massima: 2366 metri
3° giorno. Da Malga Ra Stua al Rifugio Fanes. Partiti da Malga Ra Stua in breve scenderemo al bell’alpeggio di Antruiles, da dove cominceremo la lunga salita che prima per le Ruoibes de Fora e poi per l’incantato Ciadin del Tae ci porterà fino al panoramicissimo traverso sotto la cima Col Becchei Dessora. L’ultimo sforzo per raggiungere la vetta e la vista potrà spaziare improvvisamente a 360 gradi su alcuni dei più celebrati gruppi dolomitici. Tofane, Cime di Fanes, Cunturines e Lavarella molto vicino in prima fila, e sullo sfondo Tre Cime, Dolomiti di Sesto, d’Ampezzo e di Badia, fino poi alle scintillanti cime ghiacciate Austriache a chiudere l’orizzonte verso nord. E poi per concludere la giornata ecco il magnifico altopiano di Fanes, passando per il passo e il lago di Limo.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 1250 metri circa
Quota massima: 2802 metri
4° giorno. Dal Rifugio Fanes al Rifugio Gardenacia. L’altopiano di Fanes racchiude in sé molte delle caratteristiche peculiari delle Dolomiti, e ne è luogo simbolo. Lontano dalla frenesia delle vallate, si estende dolce e amplissimo con preziosi pascoli costellati da numerosi laghetti racchiusi dal circolo di cime che, affacciandosi e precipitando sull’alta val Badia con possenti pareti e spettacolari muraglie rocciose, lo isolano e lo proteggono al tempo stesso. Due versanti quindi e due volti ben contrastanti, idilliaco il primo e vertiginoso il secondo. Noi attraverseremo l’incanto di questi luoghi per raggiungere la punta Cavallo, massima elevazione del trekking. Scenderemo poi alla forcella de Medesc per continuare fino al fondovalle, raggiungendo La Villa, da dove, con la funivia, risaliremo il versante opposto, lasciando quindi le Dolomiti di Fanes per approcciare quelle del Puez con un’ultima parte in salita.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 1100 metri circa
Quota massima: 2912 metri
5° giorno. Dal Rifugio Gardenacia al Rifugio Firenze. La mattinata sarà dedicata all’attraversamento della lunare distesa dell’altopiano di Gardenaccia, al termine del quale raggiungeremo il rifugio Puez. Con bella vista sui gruppi del Sella e del più lontano Sassolungo proseguiremo il nostro cammino, rimanendo sempre in quota, sospesi sulla Vallunga, dirigendoci verso le selvagge punte delle Odle, uno dei gruppi più scenografici delle Dolomiti. A forcella Nivea risaliremo verso lo splendido Piz Duleda dove le le Odle, gli “aghi” in ladino saranno a portata di mano. Ritornati alla forcella continueremo il nostro cammino sulla cresta-dorsale che ci condurrà in breve alla vicina forcella Forces de Sieles, per poi scendere inizialmente su ghiaie e per pascoli fioriti in seguito fino al confortevole rifugio Firenze.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 950 metri circa
Quota massima: 2909 metri
6° giorno. Dal Rifugio Firenze a Longiarù. La Forcella de Mesdì, culmine scenografico dell’ultima giornata, sarà l’inaspettato varco nella possente muraglia delle Odle, e che rimarrà a lungo presente nella nostra memoria. Così come lo rimarranno la Gschnagenhardt Almen e gli appicchi nord delle Odle, ritratti in numerose cartoline, e alla base dei quali cammineremo fino a raggiungere la forcella San Zenon, 2293 m. Da li sarà solo discesa verso Longiarù, volteremo le spalle ai giganti di pietra, e ci avvicineremo alla fine di questo splendido trekking.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: 550 metri circa
Quota massima: 2597 metri