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Lun 27 Nov /00:00
ok DOLOMITI FASSANE, CATINACCIO, SCILIAR, SASSOPIATTO E SASSOLUNGO
Lun 27 Nov
Semplice dire che sono fantastiche, ma crediamo che sia assolutamente meglio viverle. Specialmente queste che sono tra le icone più note. Le attraverseremo passando alcune volte per sentieri molto noti e, altre in sorprendenti percorsi molto poco frequentati, sfruttando tracce poco conosciute che ci porteranno a percorrere piccoli valloni, forcelle nascoste, a penetrare le bianche pareti nel vivo delle guglie del Sassolungo, del Catinaccio, fino su cime come Sassopiatto e Coronelle e passando la meraviglia incantata del lago di Antermoia!
Le Dolomiti non hanno certo bisogno di presentazioni. Noi andremo alla scoperta dei Monti Pallidi con una traversata che scrutera’ ogni angolo delle Dolomiti Fassane, immersi nell’atmosfera unica che si respira coi contrasti tra la roccia più bianca che esiste e le praterie verdissime. Immagini note a tutto il mondo, quelle del Sassopiatto e del Sassolungo sul quale saliremo, delle Coronelle che attraverseremo tra pareti e ghiaioni e sulle quali pure saliremo, dell’incredibile ambiente dell’Antermoia culmiknato dal suo lago cobalto, dall’altopiano dello Sciliar, dal gruppo del Catinaccio che perlutreremo in ogni angolo. Cosa aggiungere se non che, come al solito, abbiamo studiato il trekking ad hoc per immergersi nell’ambiente incantato delle straordinarie suggestioni che queste montagne patrimonio UNESCO sanno regalare. 7 tappe, 5 accoglienti rifugi, ma non e’ possibile ridurre a numeri l’essenza delle Dolomiti, bisogna viverla!
PROGRAMMA
1° giorno. Da Pera di Fassa al rifugio Paolina. Parte dal paesino di Pera di Fassa la nostra avventura. Ci incammineremo verso il rifugio Ciampedie dove sbucheremo dal bosco di abetaie. Da qui vedremo molto chiaramente sia le Coronelle che il Catinaccio. Ci scosteremo dalla via più frequentata per utilizzare il sentiero Viel de la Rede, alternativo all’Alta Via e in ambiente ben più dolomitico, detritico. Arrivati al col di Ciampac dovremo scendere quasi 200 m e ci godremo relax e tramonto, il primo imperdibile in un rifugio molto accogliente. (in caso di ritardo nel viaggio in auto o di meteo non favorevole saliremo al rifugio Ciampedie con gli impianti).
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +950 metri circa,
Quota massima: 2283 metri
2° giorno. Tra i meandri delle Coronelle, dal rifugio Roda Paolina al rifugio Vajolet per la cima delle Coronelle. Dal Rifugio partiremo per una prima teppa di discreto impegno che ci porterà ad aggirare a sud la Roda de Vael per poi infilarci nel canale che conduce al passo di Vaiolon con una gran bella salita. La facile discesa ci porterà al bivio dal quale siamo passati il giorno prima, chiudendo così l’anello stretto alla Roda de Vael. Una secona salita al passo Zagolade, più dolce, ci consentirà di raggiungere il terzo colle, la forcella di Davoi punto di partenza per la salita alla cima Coronelle, facoltativa per chi vorrà attendere alla forcella il ritorno del gruppo. Una salita appagante con una prima visuale completa che ci presenterà un panorama ampio dominato dalla magnifica Marmolada. Scesi dalla cima, non ci resterà che un traverso che ci condurrà al rifugio Vajolet incastrato nella magnifica val de Vajolet tra Catinaccio e Larsech.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +950 metri circa, -900 metri circa
Quota massima: 2781 metri
3° giorno. La meraviglia dell’Antermoia e delle torri del Vaiolet, dal rifugio Vajolet al rifugio Bergamo passando dal nascosto passo delle Pope, Di buon mattino saliremo il pendio che sale a est la valle di Vaiolet sino ad imboccare il passo delle Pope tramite un sentiero che fino a qualche anno fa vedeva ormai molti pochi escursionisti. Lasceremo la veduta sulle famosissime torri di Vaiolet per scendere verso il lago Secco su terreno detritico. Da qui affronteremo la seconda salita, più dolce che ci condurrà sino nal passo de Laussa dal quale scorgeremo l’incredibile bellezza del vallone di Antermoia punteggiato dal suo notissimo lago. Dopo un passaggio in rifugio ci toccherà ancora salire e tornare nel cuore del gruppo Catinaccio-Anternmoia tramite il passo Antermoia, tra i più noti delle Dolomiti. Una volta passati sotto le incredibili pareti del Catinaccio d’Antermoia saremo al rifugio Principe dal quale inizierà una breve discesa fino al nostro rifugio Bergamo.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +950 metri circa, -600 metri circa
Quota massima: 2770 metri
4° giorno. L’altopiano dello Sciliar, dal rifugio Bergamo al rifugio Bolzano e i monti Pez e Castello. Dopo avere perlustrato le Coronelle, dopo averne salito la cima, dopo essere entrati nel cuore del gruppo Catinaccio-Antermoia, ci dirigeremo verso l’altopiano dello Sciliar e il rifugio Bolzano. Un gran bel traverso con qualche tratto su roccia, ci porterà più in alto fin sul culmine dell’altopiano che percorreremo verso ovest, sempre con il monte Castello in vista. Durante il cammino ci sarà occasione di girare lo sguardo ssui monti che abbiamo attrraversato , ma spunterà anche un’altro protagonista del trekking, il Sassopiatto! Una volta artrivati in rifugio, per chi vorrà, sarà possibile salire sui monti Pez e Castello, punto di vedute ampie e meravigliose sull’altopiano sottostante.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +800 metri circa, -500 metri circa al rifugio (altri +300 metri circa, -300 metri circa al monte Castello)
Quota massima: 2568 metri
5° giorno. La traversata verso il Sassopiatto per l’altopiano dello Sciliar e il rifugio Tires. Una giornata di vedute, di paesaggi dolci, di prominenze che bloccano l’orizzonte, scenderemo sull’altopiano per attraversarne una parte e vederlo da vicino per poi risalire verso il rifugio Alpi di Tires attraversando i Denti di Terrarossa, Da qui ci si presenterà, nella sua magneficienza, il Sassopiatto mente alle nostre spalle lasceremo la Croda del Lago. Un crinale ampio da percorrere sempre con il Sassoppiatto in fronte, con visibile la salita del giorno successivo, ci porterà al rifugio omonimo.
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +750 metri circa, -600 metri circa
Quota massima: 2440 metri
6° giorno. La vetta del Sassopiatto e l’anello tra Sassopiatto e Sassolungo. Forse la giornata più impegnativa, ma anche quella con lo zaino scarico, quindi con le sole cose di giornata, comincerà all’alba o anche meglio al buio per poi vedere il sorgere del sole salendo in cima. Dopo le foto di rito con sfondo l’immancabile Sassolungo visibile in tutta la sua bellezza, con i particolari delle vette e dei canali, dei denti e dei ghiaioni, torneremo in rifugio. Da qui, dopo una pausa, inizieremo l’anello che in senso orario aggirerà il Sassopiatto fino ad entrare nel favoloso catino di dolomia tra i due “sassi” e dove in costante salita punteremo la forcella di Sassolungo dove si trova il famoso rifugio Dematz, luogo tra i più fotografati al mondo. Da qui la discesa su ghiaione sino al rifugio Friedrich August e poi al Pertini e di li a poco al nostro Sassopiatto. Giornata memorabile! Sia per chi avrà solo salito il Sassopiatto, sia per chi avrà solo percorso l’anello, sia per chi li avrà compiuti entrambi!
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +650 metri circa, -650 metri circa per la vetta del Sassopiatto, +750 metri circa, -750 metri circa per l’anello
Quota massima: 2958 metri
7° giorno. Il saluto alle Dolomiti Fassane, dal rifugio Sassopiatto a Pera di Fassa. Il fiero ritorno avrà solo una piccola salita dopo la discesa alla malga Micheluzzi. Ma fino al successivo pass de Ciampai avremo lo sguardo rivolto al Sassopiatto e al Sassolungo, la Marmolada alla notra sinistra e a destra ancora Antermooia. Dopo il passo solo discesa, l’ultima, con la quale entreremo ancora nelle meravigliose abetaioe di fondovalle fino a Pera di Fassa. L’opera, il trekking attraverso il cuore di Coronelle, Catinaccio, Antermoia e Sassoluango e Sassopiatto, sarà compiuto. Meraviglia che non si scorderà!
Difficoltà: E, escursionistica
Dislivello: +450 metri circa, -1400 metri circa
Quota massima: 2300 metri
RITROVO. Piazzale Lorenzo Lotto a Milano, sotto la scritta “Lido di Milano” o alla partenza dell’escursione. Se hai necessità di trovare altre soluzioni contattaci e ci accorderemo.
PRANZO. Pranzo al sacco. Il primo giorno è necessario avere con sé il pranzo al sacco sin dalla partenza (per info leggi qui).
EQUIPAGGIAMENTO. Attrezzatura classica da escursionismo che comprenda guscio antivento e antipioggia, capi vari che permettano la vestizione a strati sovrapposti, borraccia, crema solare ad alta protezione, occhiali da sole, guanti, cappello, lampada frontale (per info leggi qui).
SISTEMAZIONE. In rifugio con camere quadruple o maggiori o camerone. E’ necessario portare con sé toelette personale e sacco-lenzuolo o sacco a pelo.
VARIAZIONI DI PROGRAMMA. Il programma può anche variare. La guida rimane l’unico giudice del programma che può modificare in qualsiasi momento per motivi di sicurezza in base alle condizioni meteorologiche, ambientali o in relazione al livello fisico e tecnico degli escursionisti.
INCLUSO NEI COSTI. L’accompagnamento da parte di un AmM Guide Alpine regolarmente iscritto al Collegio di appartenenza e in possesso di assicurazione professionale RC, il vitto e l’alloggio in mezza pensione, le spese della guida. I Soci Wellness Wizard A.S.D. godono, inoltre, di assicurazione infortuni durante l’escursione inclusa nella quota associativa di € 20,00 annui (per info leggi qui).
ESCLUSO DAI COSTI. I pranzi e i costi di viaggio. Ogni altro costo non esplicitato alla voce “INCLUSO NEI COSTI”.
COSTI DI VIAGGIO. I costi di viaggio sostenuti dagli autisti di tutte le auto utilizzate sono divisi tra i partecipanti in modo equo, ad eccezione degli autisti stessi. In caso di una sola auto con equipaggio formato da tre partecipanti di cui uno è l’autista, questo condivide le spese di viaggio in modo equo. In ogni caso la guida non partecipa alle spese di viaggio.
CAPARRA E SALDO. L’iscrizione prevede il versamento della caparra (per info leggi qui). Il saldo è da effettuare in contanti durante l’evento.
ISCRIZIONI E DISDETTE. Ci si prenota attraverso il modulo di iscrizione del sito che ha valore legale di contratto. In caso di condizioni ambientali non consone l’uscita verrà spostata o annullata. Le DISDETTE devono essere TEMPESTIVAMENTE COMUNICATE alla guida dell’escursione tramite E-MAIL. Qui trovi tutte le informazioni (per info leggi qui).