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Lun 27 Nov /00:00
ok VIA FRANCIGENA, IL VALICO DELL’APPENNINO
Lun 27 Nov
Dove il pellegrino Sigerico, arcivescovo di Canterbury camminòoltre un millenio fa. Un passaggio e un paesaggio molto particolare, quello del valico dell’Appennino tra pianura e mare, tra foreste di faggi e vedute sul golfo della Spezia.
Un Cammino di sei giorni là dove Sigerico nel 990 camminò per tornare da Roma dove il Papa gli diede il Pallio. Sigerico, Arcivescovo di Canterbury tornò oltre Manica a piedi in 79 tappe. Noi ne faremo 5, ma ci basteranno per capire cosa vuole dire camminare su strade bianche e sentieri in un dolce paesaggio montano, quello dell’Appennino tra Parma e La Spezia, estremo tosco-emiliano fatto di coltivazioni e di boschi, di vedute della pianura padana da un lato e di altre sul mare, dall’altro. Borghi medievali che ci accoglieranno con le loro delicate architetture, ma anche con le loro aspre fortezze e comunque con una cucina unica!l
PROGRAMMA
1° giorno. Da Collecchio a Fornovo. Da Collecchio, lasciata la pianura alle spalle, inizia qui la salita per attraversare l’Appennino tra campi di erba medica e frumento a riposo, camminando tra dolci colline e lungo strade campestri che sfiorano orti e stalle. L’ampio solco della val di Taro lascia spazio agli ambienti della golena e all’arte romanica del duomo di Fornovo. Un percorso molto piacevole e vario per la prima giornata di cammino che serve anche a testarsi per chi affronta per la prima volta un’esperienza simile, che nella prima parte attraversa il Parco dei Boschi di Carrega, e poi percorre le colline della valle del Taro, con bellissimi panorami sulla val Padana e l’Appennino
Dislivello in salita +100 m, -50 m.
Sviluppo 20,7 km.
Facile.
2° giorno Da Fornovo a Cassio. Una prima parte tra pascoli e prati che danno poi il frutto del famoso formaggio Parmigiano Reggiano, lascia spazio a un paesaggio sempre più’ montano punteggiato da pievi medievali. Da Cassio si percorre la Statale della Cisa per poco più di 3 k poi, su carrareccie e mulattiere, si arriva a Castellonchio. Dopo la prima salita, subito dopo Fornovo, si percorre un lungo tratto di provinciale della Val Sporzana per portarsi ai piedi di Bardone e Terenzo, due piccoli borghi caratterizzati dalle bellissime Pievi. Un’impegnativa salita porta al Castello di Casola, quindi continui saliscendi tra boschi di conifere impegnano il pellegrino fino all’arrivo all’Ostello di Cassio.
Dislivello in salita m +1100, -450 m.
Sviluppo 20,9 km.
Impegnativa.
3° giorno Da Cassio al passo della Cisa. Ormai in ambiente montano e dominato dai grandi orizzonti appenninici, la tappa cambia passo dopo lo storico paese di Berceto, dove inizia la parte più’ impegnativa della salita su sentieri di montagna. Il percorso incrocia e percorre ancora alcuni tratti di Statale fino a Berceto, con il Duomo di S. Moderanno. Un misto di strade asfaltate, sterrati e sentieri accompagna l’ascesa del Monte Valoria.
Dislivello in salita m +800, -450 m.
Sviluppo 20,9 km.
Discretamente impegnativa.
4° giorno. Dal passo della Cisa a Pontremoli. Inizia da qui la Toscana e la Lunigiana con la valle solcata dal fiume Magra e che ci dara’ in regalo una tappa bellissima, affascinante con boschi di faggi e castagni attraversati dal sentiero e dall’antica mulattiera. Dal passo della Cisa si arriva su sentieri al Passo del Righetto dove, incrociata la statale, inizia una ripida e discesa fino a Groppoli. Una lunga salita, dopo aver attraversato i borghi di Groppodalosio, Casalina e Topelecca, porta al passo della Crocetta. Da qui una mulattiera scende fino ad Arzengio ed in breve si raggiunge l’affascinante Pontremoli, sorta tra due corsi d’acqua e caratterizzata dal gran numero di ponti.
Dislivello in salita m +550, -1200 m.
Sviluppo 22,0 km.
Media.
5° giorno. Da Pontremoli a Aulla. una tappa caratterizzata dal paesaggio della valle del Magra con i suoi borghi medievali ricchi di storia e di arte intervallati da tratti di attraversamento di boschi. Una tappa impegnativa e molto interessante: gradevolissimi gli antichi borghi attraversati durante il cammino: Ponticello, Filattiera, Filetto, Villafranca e Virgoletta. Da non perdere la visita alla Pieve di Sorano.
Dislivello in salita m +500, -700 m.
Sviluppo 32,0 km.
Impegnativa.
6° giorno. Da Aulla a Sarzana. I contrafforti rocciosi delle Alpi Apuane sono ormai a vista d’occhio edla tappa ci permette di entrare in Liguria e di scorrere il mare che fare’ da sfondo alla nostra giornata finale. La tappa si svolge in gran parte su sentiero, è impegnativa e molto bella, e ci regala il primo panorama sul mare. Interessanti le atmosfere degli antichi villaggi lungo il cammino, la visita dei ruderi del Castello della Brina e della bella cittadina di Sarzana.
Dislivello in salita m +600, -650 m.
Sviluppo 16,2 km.
Facile.