ALTA VIA DI FUNDRES + GRAN PILASTRO (3510 m)

Da Vipiteno a Brunico, sei giorni sui monti di Fundres toccando la cima del Gran Pilastro, tetto dell’Alto Adige!

Un trekking da sogno nell’Alto Adige più autentico, in un territorio situato a cavallo fra Dolomiti e Austria, con annessa salita alla cima del Gran Pilastro! Puoi desiderare qualcosa di più? Il cammino, mediamente a poco meno di 2500 metri di quota, ci farà percorrere l’alta via di Fundres, sui monti che si estendono dalla val di Vizze alla val di Tures – valle Aurina, splendide e autentiche vallate alpine. I panorami saranno mozzafiato con vista verso sud sull’intero complesso Dolomitico mentre verso nord sfileranno le Alpi di Stubai, del Brennero, le Aurine e le Vedrette di Ries.  Dal Gran Pilastro poi potremo ammirare da vicino gli splendidi ghiacciai che circondano la vetta. Questo trekking è per chi vuole camminare in luoghi unici senza particolari capacità tecniche, con qualche piccolo passaggio impegnativo, ma con l’allenamento che serve sempre per camminare per qualche giorno.

1° giorno. Da Campo Trens al rifugio malga SImila. Partiremo dalla minuscola frazione Partingeshofe di Campo di Trens, poco prima di Vipiteno, un alpeggio tra prati che domina il versante soleggiato della valle. Subito verso il giogo di Trens con un percorso a cavallo del crinale che ci consentirà di godere di ampi panorami tra la valle Isarco e la val di Vizze. Dal giogo, il punto più alto della giornata, scenderemo verso il rifugio malga Simila Mahd dove ci attendono, a cena, i formaggi prodotti in loco e la prima notte che ci ristorerà dalla salita di questa prima giornata.

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1050 metri circa

Quota massima: 2392 metri

2° giorno. Dal rifugio malga Simila al rifugio Bressanone. Partiremo dopo la colazione alla volta del rifugio Bressanone con una prima salita al giogo di Sanger che aprirà la vista sul lago Selvaggio, incantevole specchio tra le rocce. Poi, una variante all’alta via ci permetterà di andare in vetta al picco di Croce a 3132 m di quota, la più alta della giornata. Uno sguardo al panorama e poi scenderemo sul versante opposto fino ad arrivare al rifugio a quota 2283 m, sul lato opposto della cima di Vista.

Difficoltà: EE, escursionistica per esperti

Dislivello: 1050 metri circa

Quota massima: 3132 metri

3° giorno. Dal rifugio Bressanone al rifugio Gran Pilastro. Il cammino ci porterà al rifugio Gran Pilastro dopo avere compiuto un saliscendi tra il passo Steinskarscharte, seguendo il rio di monte Largo e mantenendo la quota il più possibile, e il passo di Kellerscharte che ci mostrerà lo splendido laghetto di Silvella. Da qui ancora verso un’altro passo, la forcella di monte Stretto e discendere sul fondovalle dell’ormai ritirato ghiacciaio del Gran Pilastro. Un ultimo sforzo al cospetto della montagna che corona il trekking e il gioco è fatto!

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1250 metri circa

Quota massima: 2715 metri

4° giorno. Dal rifugio Gran Pilastro al rifugio Ponte di Ghiaccio. Dopo la colazione osserveremo bene e subito l’obiettivo della giornata che sarà molto vicino a noi in linea d’aria, ma anche un po’ più in alto. Si partirà verso la vetta del Gran Pilastro a quota 3510, la più alta del nostro cammino, ma la giornata darà anche la possibilità di riposarsi nel caso non si voglia salire in vetta. Ritorno dalla vetta ancora al rifugio della notte precedente e poi un piccolo cammino con poco dislivello in salita verso il rifugio Ponte di Ghiaccio in un altro luogo incantevole.

Difficoltà: EE, escursionistica per esperti

Dislivello: 1000 metri circa

Quota massima: 2545 metri

5° giorno. Dal rifugio Ponte di Ghiaccio al rifugio Lago di Pausa. Prima toccando il lago Ponte di Ghiaccio, poco distante dal rifugio, poi scendendo ancora immersi nell’ampio panorama del Gran Pilastro fatto di abeti, prati e bianche rocce lungo il corso del torrente Fundres. Uno splendido passaggio nell’ampio circo glaciale della Hauerhutte per poi arrivare alla malga Gruipa per un piccolo ristoro. Nel caso non bastasse, dopo avere attraversato ancora due piccole meravigliose valli, ci aspetta il ristoro alla Gampishutte, anche se poi non mancherà molto di questa giornata di piccoli saliscendi, per arrivare al nostro rifugio. Due salite al Passenjoch e alla forcella Sega Alta, una breve discesa e saremo arrivati in un luogo dove sia il nome che la vista infondono tranquillità!

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 750 metri circa

Quota massima: 2312 metri

6° giorno. Dal rifugio Lago di Pausa a Falzes. Sveglia di buon mattino per questa ultima giornata che ci porterà a Falzes per il rientro. Una giornata ancora di saliscendi passati sulle morbide creste tra la val Pusteria e la Selva dei Molini verso est. Un cammino che ci porterà alla sommità di 5 monti: Cima Dodici, Putzenhoe, Grubachspitze, Barentaler spitze, Sambock, tutte attorno ai 2300 m. Una discesa estremamente panoramica che a volo d’uccello ci farà atterrare in val Pusteria con tanti momenti di emozioni e suggestioni tutti da ricordare!

Difficoltà: E, escursionistica

Dislivello: 1050 metri circa

Quota massima: 2350 metri