
Sab 11 Ott /17:00 - Sab 18 Ott /08:30
FreeCAMMINO DEI PESCATORI
Sab 11 Ott - Sab 18 Ott
Forse il cammino più bello d’Europa, sicuramente tra i più affascinanti, quello più a contatto con l’energia dell’Oceano, col paesaggio contrastato delle scogliere e delle infinite spiagge, spezzato dalla campagna e dai villaggi di pescatori.
Il cammino dei pescatori, ma nella sua parte più a contatto con l’Oceano, se questo è possibile. La parte immediatamente a nord e quella immediatamente a sud del capo Sao Vicente, estrema propaggine del continente europeo verso l’Oceano, appunto. La parte dove il parco dell’Alentejo e della costa Vicentina volta verso ovest, verso Gibilterra addentrandosi nell’Algarve. Un itinerario escursionistico unico in tutta Europa in uno dei suoi luoghi naturalistici più belli ricavato in una costa tutto sommato ancora poco antropizzata e dove un tempo i sentieri oggi parte del cammino erano percorsi dai pescatori per spostarsi da un villaggio all’altro.
Cammineremo su sentieri spettacolari lungo il litorale occidentale e meridionale del Portogallo caratterizzato da un’alternanza schietta tra falesie, spiagge e una vegetazione ricca di colori percorrendo sentieri di dura terra ma anche sabbiosi, attraversando villaggi e incontrando pescatori in luoghi inaspettati. Il contatto con l’energia dell’Oceano e lo scontro deciso della natura col mare sarà il ricordo più bello di quest’avventura.
PROGRAMMA
1° giorno. Ritrovo a Lisbona e trasferimento ad Aljezur. Ci trasferiremo con un transfer privato al primo villaggio che ci ospiterà per la nostra avventura, Aljiezur nel parco dell’Alentejo, ormai lontano dai rumori delle città.
2° giorno Da Aljiezur ad Arrifana. La prima tappa attraversa la spiaggia di monte Clérigo e la mitica Ponta da Atalaia, in una terra in cui si respira il potere delle leggende e l’epoca della conquista del Portogallo da parte dei Mori. Entreremo subito a contatto con una natura che comprende arbusti aromatici (come il timo, l’elicriso, il rosmarino, il mirto e la lavanda), piante medicinali e commestibili (come l’asparago selvatico, la rosella, il mays, il mirtillo rosso o la carqueija) e piante endemiche e rare (come il Cistus palhinhae , il Thymus camphoratus o la Linaria {calhoana). Arriveremo al Ribat da Arrifana, un convento-fortezza islamico, occupato dai monaci guerrieri nel XII secolo.
Dislivello: 223 m, -178 m
Sviluppo: 17,1 km.
Difficoltà: medio.
3° giorno Da Arrifana a Carrapateira. Da qui inizieremo a camminare tra scogliere che arrivano a 100 metri di altezza e che svelano un’affascinante storia geologica e di pescatori che, nelle zone più riparate della costa, naturalmente riparate dai venti di tramontana e di nord-ovest, operavano in piccoli porti. La sussistenza delle popolazioni della costa sud-occidentale del Portogallo è sempre stata legata al mare e alla terra, dura da lavorare. Nelle terre più fertili e fresche, vicino ai corsi d’acqua si coltivavano ancora oggi ortaggi.
Dislivello: 277 m, -298 m
Sviluppo: 19,4 km.
Difficoltà: medio.
4° giorno. Da Carrapateira a Vila do Bispo. Questa è una delle tappe che offre le immagini più spettacolari. Saremo continuamente stupiti da nuove formazioni rocciose e spiagge sorprendenti: Amado, Murração e Manteiga sono tre autentici gioielli della natura che si presentano agli escursionisti. Quando questo percorso raggiunge la costa, all’incrocio con il sentiero che conduce al porto peschereccio di Forno, vale la pena visitare il villaggio islamico di Ponta do Castelo risalente al XII-XIII secolo Il villaggio contava 15 case, una terrazza per l’essiccazione del pesce e tre forni per la cottura del pane. La sua ubicazione in un luogo così esposto al vento e all’umidità del mare suggerisce anche che fungesse da osservatorio forse per la caccia alle balene, un tempo abbondanti nel mare dell’Algarve. L’altopiano che porta a Vila do Bispo è solcato da profonde valli, scavate nello scisto dai corsi d’acqua. Uno di questi, il Barranco da Pena Furada, sfocia nella piccola e graziosa spiaggia omonima. Si tratta di una piccola area sabbiosa, in una baia esposta a nord-ovest, con interessanti forme scolpite nelle rocce dall’erosione marina.
Dislivello: 300 m, -332 m
Sviluppo: 15,3 km.
Difficoltà: medio/facile.
5° giorno. Da Vila do Bispo a Sagres. All’estremo dell’Europa sud-occidentale, un luogo unico e speciale. La costa di Sagres e Cabo de São Vicente ha una posizione unica in termini di clima, terreno calcareo e vicinanza al mare, ed è Riserva biogenetica di Sagres e contiene varie specie endemiche. La particolare formazione rocciosa di Praia do Telheiro costituisce un prezioso patrimonio geologico er vedere il quale bisogna recarsi sulla spiaggia. Sulla sommità della scogliera si possono osservare delle spiagge rialzate, ovvero tracce dell’erosione operata dal mare quando si trovava a un livello molto più elevato. Oltre a essere un luogo di passaggio per gli uccelli migratori e di delfini , Sagres significa sacro e, per tre millenni, questo è stato uno dei limiti del mondo conosciuto. Per i popoli che salpavano dal Mediterraneo (Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani e Arabi), Cabo de São Vicente costituiva il confine con il mare incognitum ed era noto come Finis Terrae. Questa sarà ancora oggi la sensazione che avremo una volta raggiunto il capo, con l’Oceano di fronte.
Dislivello: 114 m, -179 m
Sviluppo: 20,2 km.
Difficoltà: medio.
6° giorno. Da Sagres a Salema. In questa tappa, la più dura del Cammino dei Pescatori, saremo ricompensati dalla grandiosità delle scogliere calcaree, dalle forme uniche, impreziosite dalle bellissime spiagge di Martinhal (secca in estate, ma in inverno sia con acqua di mare, a causa delle tempeste, che di acqua dolce), Barranco, Ingrina, Zavial, Furnas, Figueira e, infine, Salema. A Enseada da Baleeira visiteremo alcuni habitat notevoli: le linee d’acqua dominate dal tamarisco, la macchia costiera sul calcare, la laguna di Martinhal, la duna, la spiaggia sabbiosa, la zona intertidale rocciosa e gli isolotti costieri che emergono dal mare al centro della baia. È un luogo eccellente per osservare gli uccelli, soprattutto durante la stagione delle migrazioni, quando compaiono specie molto rare. La calcite, il minerale dominante nelle rocce chiare delle scogliere, viene sciolta dall’acqua in modo irregolare, creando archi, doline e grotte. A Ponta da Fisga, uno sperone roccioso tra Praia do Zavial e Praia da Ingrina, si trovava il Forte do Zavial. Ciò che rimane attualmente è la base di quello che sarebbe stato un piccolo forte militare rettangolare, costruito nel XVIII secolo. Prima di questo, c’era il forte di Santo Inácio, distrutto dal terremoto del 1775. Da questo punto, il paesaggio è magnifico.
Dislivello: 343 m, -368 m
Sviluppo: 19,5 km.
Difficoltà: impegnativo.
7° giorno. Da Salema a Lagos. In quest’ultima tappa il sentiero attraversa, a Boca do Rio, un corso d’acqua permanente, frutto della confluenza di diversi torrenti. Sulle rive dei corsi d’acqua predomina il tamerice e nelle umide pianure alluvionali, dove un tempo c’erano le risaie, ora ci sono pascoli e canneti. Rocce bizzarre dai colori più vari, tra cui ocra, rosso, grigio, bianco e nero, contrastano con il blu intenso del mare. Sulle scogliere tra Praia da Luz e Ponta da Piedade sono ancora una volta le rocce a rivendicare l’attenzione per il contrasto tra il bianco del calcare e il nero delle rocce vulcaniche o tra la geometria ordinata degli strati e le forme inaspettate scolpite dall’erosione o dalle deformazioni tettoniche. Più in basso, le rocce soggette all’azione delle maree mostrano un’interessante rete di fratture e cavità scavate nella roccia: sono le marmitte dei giganti. La roccia scura tra le scogliere bianche corrisponde a un antico camino vulcanico. A Ponta da Piedade, il rilievo carsico è impressionante, formando archi, fari e grotte e, in scala più piccola, un raffinato merletto che l’acqua di scorrimento disegna sciogliendo il calcare. Su questo sperone roccioso un tempo sorgevano un tempio romano, un tempio moresco, una cappella cristiana, una fortificazione per difendere il porto peschereccio di Torrinha e un faro. All’arrivo a Lagos, ci accoglierà la spettacolare vista di Meia Praia. Il forte di Ponta da Bandeira sorveglia l’ingresso di questo importante porto, dove 6 secoli fa ebbe inizio l’avventura delle Scoperte portoghesi. È possibile salutare la figura del suo grande promotore, il principe Enrico il Navigatore, nella piazza che porta il suo nome. La nostra cena di saluto e di festa ci consegnerà la fine della nostra avventura nella parte più estrema dell’Europa del Sud-Ovest.
Dislivello: 431 m, -434 m
Sviluppo: 21,4 km.
Difficoltà: impegnativo.
8° giorno. Trasferimento all’aeroporto di Faro. Dopo colazione, ci trasferiremo all’aeroporto di Faro oppure prolungheremo la vacanza in autonomia.
RITROVO. Piazzale Lorenzo Lotto a Milano, sotto la scritta “Lido di Milano” o alla partenza dell’escursione. Se hai necessità di trovare altre soluzioni contattaci e ci accorderemo.
PRANZO. Pranzo al sacco. Il primo giorno è necessario avere con sé il pranzo al sacco sin dalla partenza (per info leggi qui).
EQUIPAGGIAMENTO. Attrezzatura classica da escursionismo che comprenda guscio antivento e antipioggia, capi vari che permettano la vestizione a strati sovrapposti, borraccia, crema solare ad alta protezione, occhiali da sole, guanti, cappello, lampada frontale (per info leggi qui).
SISTEMAZIONE. In albergo con camere doppie o triple. E’ possibile in camera singola previa disponibilità e sovrapprezzo. Chiedi alla guida e scrivilo nelle note del modulo di iscrizione.
VARIAZIONI DI PROGRAMMA. Il programma può anche variare. La guida rimane l’unico giudice del programma che può modificare in qualsiasi momento per motivi di sicurezza in base alle condizioni meteorologiche, ambientali o in relazione al livello fisico e tecnico degli escursionisti.
INCLUSO NEI COSTI. L’accompagnamento da parte di un AmM Guide Alpine regolarmente iscritto al Collegio di appartenenza e in possesso di assicurazione professionale RC, il vitto e l’alloggio con sola colazione, le spese della guida.
ESCLUSO DAI COSTI. I pranzi e i costi di viaggio. Ogni altro costo non esplicitato alla voce “INCLUSO NEI COSTI”.
COSTI DI VIAGGIO. I costi di viaggio sostenuti dagli autisti di tutte le auto utilizzate sono divisi tra i partecipanti in modo equo, ad eccezione degli autisti stessi. In caso di una sola auto con equipaggio formato da tre partecipanti di cui uno è l’autista, questo condivide le spese di viaggio in modo equo. In ogni caso la guida non partecipa alle spese di viaggio.
CAPARRA E SALDO. L’iscrizione prevede il versamento della caparra (per info leggi qui). Il saldo è da effettuare in contanti durante l’evento.
ISCRIZIONI E DISDETTE. Ci si prenota attraverso il modulo di iscrizione del sito che ha valore legale di contratto. In caso di condizioni ambientali non consone l’uscita verrà spostata o annullata. Le DISDETTE devono essere TEMPESTIVAMENTE COMUNICATE alla guida dell’escursione tramite E-MAIL. Qui trovi tutte le informazioni (per info leggi qui).