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Sab 02 Gen /07:00 - 19:30
ok SENTIERO ROMA
Sab 02 Gen
Uno dei sentieri più famosi e suggestivi delle Alpi, decisamente tecnico e per escursionisti dal piede fermo in un luogo carico di storia dell’alpinismo. Disgrazia, Cengalo, Badile, nel regno del granito. Classico, storico, impegnativo, adrenalina e suggestione unica!
Una traversata in quota, uno dei più bei sentieri delle Alpi, sicuramente il più adrenalinico della Lombardia con i suoi passaggi attraverso bocchette ardite e scoscese, in parte attrezzate e in parte no, in un itinerario tra valli di circhi glaciali perfettamente disegnati, sempre al fianco di rocce di granito bellissime che formano punte e pareti più che note alla storia dell’alpinismo. Quattro giorni con piede fermo per vivere al meglio un’esperienza assolutamente imperdibile!
1° giorno. Da Predarossa al rifugio Ponti. Da Predarossa, in breve giungeremo ai laghi intorbati, dove un tempo giungeva il ghiacciaio che scende dalla vetta del Disgrazia. Un paesaggio da cartolina che lasceremo per addentrarci nella valle dove scorgeremo la capanna Ponti camminando ormai su sfasciumi e con i ghiacciai davanti a noi.
Difficoltà: E, escursiontica
Dislivello: 550 metri circa
Quota massima: 2559 metri
2° giorno. Dal rifugio Ponti alla bocchetta Roma, al passo di Cameraccio, al passo di val Torrone al rifugio Allievi. Poco dopo il rifugio il cammino si farà subito più impegnativo sino alla prima bocchetta, intaglio minuto sulla cresta che dal Disgrazia scende verso sud-ovest. Dopo la salita su massi e sfasciumi, avremo davanti a noi la prima valle, la bellissima val di Mello che presenterà già il prossimo obiettivo, il passo di Cameraccio. Dopo la discesa su un tratto attrezzato, attraverseremo due piccoli nevai e poi l’intera valle passando per il bivacco Kima. Raggiungeremo il passo di Cameraccio con un’impegnativa salita tra rocce e placche e scenderemo nella val Torrone con altro un bel tratto attrezzato. Ci aspetterà l’ultimo passo, quello di val Torrone che supereremo con un ultimo tratto attrezzato e tramite due canalini su entrambi i versanti. Ora comparirà il rifugio, in una conca definita da crinali di granito grigio e purissimo, meravigliosa.
Difficoltà: EEA per escursionisti esperti con attrezzatura alpinistica
Dislivello: 650 metri circa
Quota massima: 2954 metri
3° giorno. Dal rifugio Allievi al passo dell’Averta , al passo Qualido, al passo Camerozzo, al rifugio Gianetti. Il primo obiettivo della giornata, goduta l’alba strepitosa, sara’ il passo dell’Averta, con poco dislivello ma con passaggi attrezzati in due canalini su entrambi i fronti, con corde fisse e staffe e pioli. Una breve discesa e poi il passo Qualido, anche questo raggiungibile con poco dislivello e su un’altra bella cengia esposta, che lasciamo ancora scendendo in un ripido canalino. Entreremo cosi’ nella bellissima e un po’ tetra valle del Ferro con il bivacco sotto di noi e davanti il passo del Camerozzo che saliremo attraverso passaggi decisamente esposti e scenderemo con qualche altro passaggio attrezzato. Saremo quindi entrati nell’altra piccola valle meravigliosa del sentiero Roma, la Porcellizzo, definita da guglie e pareti di granito ancora una volta esemplari, quelli del Badile e del Cengalo.
Difficoltà: EEA per escursionisti esperti e allenati, capacità di muoversi su terreno accidentato ed esposto
Dislivello: 850 metri circa
Quota massima: 2765 metri
4° giorno. Dal rifugio Gianetti al passo di Barbacan e ai bagni di Masino. Un lungo traverso ci aspettera’ sino al passo di Barbacan sud-est dove volgeremo le spalle alla meraviglia della val Porrcellizzo. Di fatto percorreremo il sentiero Risari e saliremo al passo mediante un sistema di cenge esposte attrezzate con corde fisse. La discesa, piu’ semplice ma mai da sottovalutare, ci portera’ nella valle dell’Oro, anch’essa bellissima, al cui centro vedremo il rifugio Omio. Dopo una pausa torneremo a camminare per scendere su facile sentiero prima su praterie e poi nell’abetaia, ai Bagni di Masino, luogo incredibile di fasti passati.
Difficoltà: EEA per escursionisti esperti e allenati, capacità di muoversi su terreno accidentato ed esposto
Dislivello: 100 metri circa
Quota massima: 2572 metri